giovedì 2 settembre 2010

Quando l'uomo è spettatore

Oggi abbiamo percorso non i soliti 500 Km, ma "appena" 290, che però sono stati molto intensi. Innanzitutto in tutti questi km non esisteva insediamento umano tipo paesino o addirittura città; l'uomo era presente solo come spettatore e di conseguenza esistevano (ma non più di 3 o 4) punti di ristoro o di "assistenza turistica", Per il resto comandava la Natura che si manifestava in tutta la sua grandiosità. Fiumi, laghi, montagne, torrenti, ghiacciai, animali tutto inserito in distese sterminate di alberi (lungo un'unica strada). Ad ogni curva si dispiegavano paesaggi spettacolari. Insegne discrete ti indicavano luoghi segreti che custodivano cascate inaspettate. Torrentini che diventavano fiumi, fiumi che si agitavano in rapide rapide che d'improvviso saltavano di 20 metri. Acqua smeraldina, talune volte di un azzurro intenso, altre opalescente, altre ancora cristallina. Poi sole, vento, neve, pioggia, caldo. La prudenza di trovarsi di fronte a tale forza permette di osservare un cervo che fa colazione o una mamma orsa che si tira dietro due orsacchiotti, uno scoiattoli che sbuca dalla foresta, raccoglie una ghianda e torna di nuovo nel suo rifugio.
Come definire questa giornata?
Appunto che l'uomo è spettatore.

PS: quando ho preparato questa vacanza, ho letto che la Parkway 93 è una delle strade più belle del mondo. Pensavo fosse esagerato, avendo in mente la costiera amalfitana. Ebbene mi sono ricreduta. Anche questa è una strada bellissima.

1 commento:

  1. Tutto bellissimo, però una stancata terribile, con cambi di tempo e di temperatura da non credere. Siamo saliti ad un ghiacciaio e abbiamo preso la neve, ma dopo solo un paio d'ore dovevamo spogliarci per il caldo.
    Comunque una giornata notevole

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