Dopo la visita alla città e il "doveroso" timbro sulla Credencial fatto alla cattedrale di Oporto, è venuto il momento di mettersi in cammino verso Santiago.
Evitando di scarpinare nella zona industriale di Oporto, arriviamo direttamente al mare.
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Si comincia... |
Dalla Praia de Angeiras, con un discreto vento, si comincia a camminare sulle passerelle che costeggiano la spiaggia battuta dalle onde.
Ogni 3-400 metri la vista si apre su meravigliose insenature che, un po' alla volta, portano a piccoli borghi di pescatori dove pare che il tempo si sia fermato
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Punto geodetico di São Paio |
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Verso Praia Labruge |
La gente sta fuori dalla porta di casa, guarda passare i viandanti (o pellegrini che siano), saluta, scambia qualche parola e passa così il tempo.
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Nasse per la pesca dei crostacei |
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Panni stesi ad asciugare al vento dell'Atlantico |
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Improvvisato salone da parrucchiere vista mare |
E cammina, cammina...arriva anche l'ora di mettere i piedi sotto la tavola.
Splendida occasione per sperimentare la tanto decantata cucina della costa portoghese
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"spiedino" di polpo alla griglia con salsa piccante, cipolla e peperoni (leggerissimo!) |
Continuando sulle passerelle lungo le insenature passiamo attraverso altri borghi (e altri panni stesi)
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Chiesa minimalista. |
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Ciascuno decora il suo ingresso come preferisce... |
Fino a che arriviamo a Praia de Ancora, dove abbiamo previsto di dormire. Dopo il "polpetto" del mezzogiorno, non avremmo voluto esagerare con la cena, quindi abbiamo ordinato un leggero riso con verdure. Il cameriere si è quasi offeso e ci ha "imposto" di prendere l'antipasto; prima però c'erano i gamberoni "omaggio dello chef". E anche oggi digeriamo domani...